sabato 21 aprile 2012

Registrare: Da Ieri ad Oggi

Nell' Encyclopédie, ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers (pubblicato da Diderot and d'Alembert in 17 volumi + 11 volumi di tavole illustrative dal 1751 al 1772) si può trovare una definizione del termine 'registrare' in ambito giuridico: RECORD.


Nel caso invece, dalla stessa fonte, si cerchi il termine registrare tradotto non come "record" ma come "enregistrer" i risultati sono molto vari e pur non essendoci una vera  e propria definizione del termine, il vocabolo appare in ambiti molto diversi tra loro, sempre però con il significato di segnare su un registro, appuntare.
Clicca qui per il link ai risultati dettagliati.


Parlando di elenchi non può non passare per la mente il registro antico per eccellenza: gli Annales.
Se i più famosi sono di certo quelli Romani, non bisogna dimenticare che ne esistono di tantissimi tipi (anche di origine medievale, come mostra il link Wikipedia).


Benchè compilare gli Annales Romani fosse compito del pontifex maximus, alcuni tra i più grandi storici latini scrissero grandi opere proprio in forma di archivi storici, su esempio di quelli ufficiali.
Ne sono prova gli Annales di Cornelio Tacito che si possono facilmente trovare in rete in una versione del '500 scansionata e liberamente scaricabarile come e-book qui.


Più ci avviciniamo nel tempo, più il termine registrare restringe o comunque muta i suoi significati più usuali, fino ad arrivare ad oggi, quando se si cerca un libro sulla registrazione, molto probabilmente i risultati saranno tutti o quasi inerenti la musica.
La mia non vuole assolutamente essere una critica, ma solo un'osservazione che ci permette anche di notare quanto la registrazione audio (analogica o digitale) abbia assunto delle proporzioni considerevoli, vista la quantità di materiale reperibile nel web e non.


Dagli archivi digitali della Johns Hopkins University: 
The Blackwell guide to recorded contemporary music (1996)


Più recenti:

Tape Op: The Book About Creative Music Recording
Home Recording For Musicians For Dummies
The Home Recording Handbook
Performing Music in the Age of Recording 
Mixing Audio: Concepts, Practices and Tools
The Drum Recording Handbook: Music Pro Guides




  
   
   

                       

Quando il registrare si ritrova nella narrazione

Nei Testi Sacri:

Soprattutto nell'antichità il termine 'registrare' si trova più con il significato di annotare e quindi sarà più facile imbattersi nel termine registro con l'accezione di libro in cui vengono riportati degli elenchi (di fatti, di luoghi o di persone come nel caso riportato sotto)




Questo è un passo tratto dal Corano:

Sura LXXXIII - Al-Mutaffifîn (I Frodatori)
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

1 Guai ai frodatori,
2 che quando comprano esigono colma la misura,
3 ma quando sono loro a misurare o a pesare, truffano.
4 Non pensano che saranno resuscitati,
5 in un Giorno terribile,
6 il Giorno in cui le genti saranno ritte davanti al Signore dei mondi?
7 No, in verità il registro dei peccatori è nella Segreta;
8 e chi mai ti farà comprendere cos'è la Segreta ?
9 È uno scritto vergato.
10 Guai, in quel Giorno, a coloro che tacciano di menzogna,
11 che tacciano di menzogna il Giorno del Giudizio.
12 Non lo taccia di menzogna altri che il peccatore inveterato,
13 che, quando gli sono recitati i Nostri versetti, dice: «Favole degli antichi!»
14 Niente affatto: è piuttosto quello che fanno che copre i loro cuori. 
15 Niente affatto: in verità in quel Giorno un velo li escluderà dal vedere il loro Signore, 
16 e poi cadranno nella Fornace.
17 Sarà detto loro: «Ecco quello che tacciavate di menzogna!».
18 Niente affatto: il registro dei caritatevoli sarà nelle Altezze,




Nei fumetti:

Non è stato facile trovarli ma, andando a fare una ricerca negli archivi inerenti Carl Barks, sono riuscito ad individuare tre storie.
La prima ha come protagonista Archimede alle prese con il suo russare.
Di seguito tutto quello che sono riuscito a ricavare (purtroppo non ho trovato nessuna immagine relativa ai fumetti):

473 - Archimede e il gran russare
(Topolino 382; Anaf 39; Paperino & C. 41; Zio Paperone 47)
Per scoprire se russa mentre dorme, Archimede sistema un registratore vicino al letto.


Sempre a che fare con la registrazione può essere considerata anche questa seconda avventura di Archimede, che ha come oggetto chiave un richiamo per alci:



468 - Archimede e il richiamo dell'alce
(Topolino 382; Albi della rosa 496; Anaf 39; Zio Paperone 54)
Archimede inventa un richiamo per alci. Così perfetto che tutti i cacciatori gli sparano contro.

Una cinepresa compare in questa storia invece:


424 - Paperino e la spedizione nella giungla
(Topolino 235; Anaf 36; Zio Paperone 48)
Grazie a una cinepresa a sviluppo istantaneo, scartata da Archimede, i nipotini sono assunti da una compagnia cinematografica che cerca cameramen per una spedizione africana. Paperino li accompagna come aiuto portabagagli.

Nella Musica:

Genesis - Another Record (1981)
Katy B - Broken Record (2011)
Grand Daddy I.U. - This Is A Recording (1990)

Nel Cinema:


The Record (2000)
Cadillac Records (2008) 

Nella Pubblicità:


Grundig TV Recorder 17 (1988)
RCH Registratore di Cassa (1985)


Per chiudere questo post inserisco direttamente in questa pagina una chicca che ho involontariamente trovato durante la ricerca degli spot pubblicitari e che non potevo risparmiarmi.
Buona visione!









martedì 10 aprile 2012

Registrare attraverso le immagini - L'iconografia

 Uno dei primi istinti artistici dell’uomo è sicuramente stato quello di disegnare, di riprodurre in qualche modo quello che vedeva in modo da fissarlo nel tempo.
Non importa quale fosse il supporto, una parete di roccia, un campo, del suolo terroso, un papiro, un foglio di carta oppure una tela. 
 L’importante era fissare un’idea o un’immagine.
Ma cos’è in fondo il disegno se non un modo di ricordarsi qualcosa, o meglio di registrare qualcosa?
 In effetti il ‘registrare’ è osservare, mandare a memoria, ma anche annotare e appuntare.
In sé la parola appunto non contiene niente di specifico. Noi quando ci appuntiamo qualcosa in genere scriviamo due righe alla veloce, ma in realtà nulla vieta ad un appunto di essere uno schizzo, un piccolo disegno o, perché no, una tabella piuttosto che uno schema.

Allora si può intendere come la stessa iconografia possa essere in un certo senso una parte dei documenti che si collegano al termine Registrare.
Qualsiasi tipo di iconografia, dalla più antica fino a quella odierna è da considerarsi compresa perché altro non è se non una registrazione di qualcosa.
A seconda poi del soggetto rappresentato e dell’epoca a cui la nostra immagine appartiene, è possibile individuare differenti obiettivi che l’uomo si è posto di raggiungere col proprio “lavoro grafico”.


 Si può partire con l’arte primitiva durante la quale l’uomo dipingeva pitture rupestri con lo scopo di propiziare la caccia, invocare la fertilità o conservare le anime degli esseri rappresentati.

(Ho trovato un interessante tour virtuale  di una delle più famose grotte contenenti pitture rupestri in Francia, la grotta di Lascaux)



 Come arte antica possiamo invece prendere d’esempio quella relativa al primo Cristianesimo, durante il quale le prime chiese, o meglio i primi luoghi di culto, spesso segreti, come le catacombe sotterranee, venivano affrescati con immagini sacre del Cristo, della Madonna o dei Santi, oppure con scene tratte dai libri del Testamento.
 Tutto questo genere di iconografia sacra aveva invece lo scopo di insegnare e indottrinare i fedeli avvicinandoli al culto, essendo questi spesso analfabeti.

 Questo discorso è in buona parte vero anche per l’arte medievale in cui le chiese si arricchiscono di vetrate e rosoni finemente decorati, che oltre ad apportare un deciso contributo estetico alle strutture architettoniche, riprendevano i principali temi della religione.
 Forse è proprio in questo periodo che l’iconografia assume anche un marcato sapore contemplativo, come arte da guardare, strumento che suscita sensazioni forti nell’osservatore.
 Sicuramente questo diventa il punto cardine dell’iconografia dal Rinascimento fino al Novecento, passando per il Barocco, il Settecento e l’Ottocento, dove l’arte dà la possibilità di esprimere sentimenti contrastanti nelle epoche più diverse (pensiamo per esempio all’esuberanza e ricchezza del Barocco e paragoniamolo alla malinconia, malessere, mal di vivere di alcune avanguardie del Novecento per esempio in Germania).

 
Assunzione della Vergine - Correggio                             Combats - Kirchner       

 Più che contemporanea, quasi ormai radicata in ognuno di noi è invece la pubblicità. Questa non è altro che una forma massificata di iconografia atta a catturare, annotare nella nostra testa in maniera ripetitiva e quasi violenta l’immagine di un determinato prodotto attraverso mezzi come slogan, musica e colori che attirino la nostra attenzione.
 Se vogliamo la pubblicità potrebbe essere considerata un processo di registrazione quasi involontario a cui siamo sottoposti.

(Video 1 di 8 del documentario "Storia della pubblicità")


Per chiudere questo infinito post, che non so quanti di voi riusciranno a leggere per intero, anche nell’iconografia dei francobolli e delle monete è forte la presenza del termine ‘registrare’.
Infatti al di là della loro vera funzione, essi custodiscono una versione alquanto “preziosa” nella sua originalità della storia dell’uomo.
La loro funzione non è solo quella di ricordare un evento, un personaggio oppure una ricorrenza. Essi infatti costituiscono un vero e proprio archivio-catalogo di noi stessi.

         


domenica 1 aprile 2012

Registrare - Il Simbolo


 Essendo sempre più orientato ad un ambito musicale, la mia mente aveva associato d'impulso  al termine registrare questo simbolo:


 Evidentemente però il primo tipo di simbolo che rappresenta questa parola nella nostra società non è questa.
Infatti da una veloce ricerca su Google i risultati immediati sono stati questi:

    

Durante la ricerca mi sono imbattuto anche in un' interessante pagina in cui era contenuta una breve ma esauriente spiegazione circa la distinzione tra il cosiddetto 'Register' (in alto a destra ) e il 'Trademark' (a sinistra).
 Linko la pagina per chi come me non aveva le idee molto chiare: http://www.impresalavoro.eu/consulenza/differenza-tra-simboli-r-e-tm.html
 A quel punto ho pensato che potesse essere utile far luce anche sugli altri due simboli, rispettivamente la licenza Creative Commons e il Copyright.
 Qui la presentazione generale della situazione: 
 Di seguito invece una spiegazione esauriente sulla differenza tra Diritto d'Autore e Copyright e un'analisi completa sul marchio Creative Commons:

Registrare - La Parola

 Fatte le presentazioni, questo è in realtà il primo post ufficiale del Blog.
Io suono e la parola scelta in effetti non è casuale, ma mi sono stupito da quanti concetti siano legati ad essa.
 Il thread di oggi è, infatti, l'analisi "linguistica" del termine Registrare, per poter tenere in considerazione tutti i significati e gli aspetti, che verranno approfonditi in questo diario, pagina dopo pagina.

Etimologia
 Derivata da 'registro' di cui linko l'etimologia sul termine stesso.
Sinonimi
 Riporto di seguito solo alcuni dei numerosissimi sinonimi, quelli che secondo me sono i più significativi ed evidenziano significati paralleli  a quello che comunemente la maggior parte di noi pensa. Alcuni di questi aprono delle prospettive a cui non avevo minimamente pensato prima di aver fatto un minimo di ricerca.
 Parole come comporre, fotografare, filmare non possono essere considerati propriamente dei sinonimi, in quanto si riferiscono ad ambiti precisi del registrare, tuttavia è indubbio il loro collegamento al termine.
Derivati 
La parola registrare deriva, come detto prima da 'registro' ed è legata in modo molto stretto a parole quali 'registrazione' e 'registratore'.
A seconda poi delle accezioni con cui essa viene utilizzata, dato il vasto numero di sinonimi, si possono trovare moltissimi derivati, che però in questi casi non sono più legati direttamente alla radice registr-. 
Traduzioni
 Inglese: to record
Francese: enregistrer
Tedesco: verzeichnen
Rumeno: a înregistra
Spagnolo: captar, registrar
Portoghese: inscrever, registar
Cinese: 记录 (jìlù)
Giapponese: 記録 (kiroku) 
 Direi che l'analisi "linguistica" della parola 'registrare' si può dirsi conclusa, anche se quanto riportato qui sopra (dove possibile tramite link) rappresenta solo una piccola parte dell'universo contenuto in ogni termine di una qualsiasi lingua.

Un primo post per iniziare

Eccomi qui ad aprire il blog scrivendo il primo post.


La voglia di iniziare subito in quarta  linkando materiale su materiale è tanta, ma, come in quasi ogni cosa, forse sarebbe meglio fissare subito bene le idee sull'argomento da trattare.
Questo semplicemente per non creare quello che ormai si vede sempre più spesso sulla Rete, ovvero pagine Web con migliaia di post "buttati" su pagine che non sembrano avere né un inizio né una fine.


Allora cosa vorrebbe essere questo post noiosissimo, senza una foto, senza un reale senso per alcuni di voi  blog readers (vi posso chiamare così? Fa molto Era Digitale)?
Beh, nient'altro che una piccola presentazione, o introduzione, o chiamatela come volete...Sì, in effetti serve più che altro a me per rompere un po' il ghiaccio nei confronti di una cosa nuova, questo blog, appunto.


Ma ora basta dilungarsi, vediamo piuttosto di iniziare il mio compito, quello del Blogger (Wow! Suona proprio bene!)